La varechina è comunemente utilizzata per una varietà di attività domestiche grazie alle sue proprietà disinfettanti e sbiancanti. Inoltre, è diffusa l’idea che la varechina possa essere usata come erbicida per rimuovere le piante infestanti dai giardini. Tuttavia, ci sono molte perplessità riguardo alla sua reale efficacia, alla sicurezza e all’impatto ambientale di tale utilizzo.
Adoperare la varechina per eliminare le infestanti è una pratica comune in ambito domestico, specialmente per quelle piante che crescono tra le fessure dei pavimenti esterni, ai margini di marciapiedi, bordure e aiuole. Molti sono coloro che applicano direttamente la varechina sulle radici delle piante indesiderate per sradicarle definitivamente.
Tuttavia, è importante sapere che la varechina non è un erbicida selettivo e può agire anche su piante non infestanti, quelle ornamentali e coltivate situate nelle immediate vicinanze. Inoltre, l’uso ripetuto della varechina potrebbe alterare la composizione e la qualità del terreno, influenzando negativamente la crescita di piante future.
Varechina come erbicida? Ecco cosa devi sapere
L’utilizzo della varechina come erbicida suscita dubbi e interrogativi poiché comporta conseguenze ambientali significative e preoccupanti. La varechina è una sostanza chimica aggressiva e può facilmente contaminare il terreno e le falde acquifere, causando danni alla flora e alla fauna locali e compromettendo la qualità dell’acqua e dei terreni circostanti.
Inoltre, la varechina può rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana di coloro che frequentano il giardino e per gli eventuali animali domestici presenti. L’esposizione ai suoi vapori e il contatto diretto sulla pelle possono causare irritazioni anche importanti, problemi respiratori e reazioni avverse. Bambini e animali domestici potrebbero ingerirla accidentalmente.
Inoltre, è importante sottolineare che la pratica di utilizzare varechina come erbicida non è disciplinata dalle normative vigenti né dalle autorità competenti e non vi sono indicazioni che chiariscano l’efficacia e la pericolosità per la salute umana e la tutela dell’ambiente per un uso domestico e agricolo o di giardinaggio.
Alternative naturali contro le infestanti
Invece della varechina, si può ottenere lo stesso risultato utilizzando rimedi naturali, ecologici e più sicuri nell’eliminare le erbe infestanti indesiderate. Questi rimedi naturali sono più rispettosi dell’ambiente, non comportano inquinamento e la compromissione della flora, della fauna, del suolo e delle acque e sono più sicure per la salute umana.
Un semplice esempio è l’acqua bollente che può essere utilizzata come erbicida naturale e sicuro. L’acqua bollente va versata direttamente sulle piante infestanti per indurre uno shock termico che causa la loro rapida morte ed eliminazione. Questo metodo risulta particolarmente efficace per eliminare le erbe infestanti che crescono tra le fessure delle pavimentazione esterne.
In alternativa, si può usare anche il bicarbonato di sodio che rappresenta un erbicida casalingo efficace e sicuro. In questo caso si prepara una soluzione, sciogliendo due cucchiai di bicarbonato di sodio in un litro di acqua da spruzzare direttamente sulle erbe infestanti. Con questo metodo si ottengono risultati ottimali nel controllo delle erbacce.
L’importanza della prevenzione
Una volta eliminate le erbe infestanti tramite l’utilizzo di questi erbicidi alternativi naturali, è necessario mettere in atto strategie preventive per evitare il ritorno delle erbacce. Il metodo preventivo più efficace è la loro rimozione manuale, anche se tale pratica richiede tempo, sforzo e impiego di energie, oltre agli strumenti adeguati.
Rimuovendo le infestanti alla radice, diminuisce la probabilità di una ricrescita futura. Nelle zone del giardino e dell’orto dove è possibile, si può realizzare una pacciamatura formando strati di materiali vari come cortecce, paglia e foglie secche che impedisce la crescita delle erbacce in quanto sono private della luce necessaria.
Un altro metodo per prevenire la comparsa delle infestanti è, dove possibile, la rotazione delle colture e la scelta di piante adatte a competere efficacemente con le erbe infestanti, per evitare la loro proliferazione. Ad esempio, le piante a crescita rapida o caratterizzate da un fogliame basso e fitto ombreggiano il terreno e riducono le possibilità di sviluppo di erbacce.
Per concludere
L’uso della varechina come erbicida è una pratica controversa, che solleva notevoli dubbi e interrogativi per una molteplicità di implicazioni. La varechina come erbicida non è regolamentata perché non prevista dalla legge, ha conseguenze nocive sull’ambiente circostante perché non è un erbicida selettivo e rappresenta una sostanza tossica aggressiva.
Inoltre, la varechina è potenzialmente pericolosa per la salute umana e per quella degli animali domestici che frequentano il giardino. Sebbene possa risultare efficace come erbicida, il suo utilizzo è dannoso per la qualità del suolo, per il rischio di contaminazione delle falde acquifere, per la fauna e per la flora circostanti quindi se ne sconsiglia fortemente l’impiego per eliminare le infestanti.